Sport Management manifesta insieme al sindacato Sigis

Si è svolta ieri, mercoledì 4 ottobre, presso la piazza di Monte Citorio a Roma (sede della Camera dei deputati e del Parlamento Italiano) una manifestazione promossa dal sindacato Sigis (Sindacato Italiano Gestori Impianti Sportivi), del quale fa parte anche Sport Management, nella quale è stato espresso tutto il dissenso, la preoccupazione e la disperazione dei gestori di impianti sportivi e di operatori del mondo sportivo italiano.

Sport Management ha partecipato con una sua rappresentanza ed era ovviamente presente anche il sindacato Sigis nella figura del segretario generale Maurizio Castagna. Quest'ultimo ha fatto anche un intervento manifestando tutte le problematiche vissute in questo periodo molto particolare e pericoloso per la prosecuzione delle attività sia gestionali sia sportive.

Nonostante la situazione di preoccupazione ci duole comunque segnalare la scarsa partecipazione e lo scarso interesse da parte degli operatori sportivi e da parte dei gestori di impianti sportivi. Sport Management era presente quale aderente al sindacato Sigis e in qualità di società leader nella gestione d'impianti sportivi in Italia. Questa critica è pertanto rivolta apertamente ai nostri colleghi che, ancora una volta, hanno perso un'occasione per farsi sentire e per mostrare che siamo un'entità unita, forte e compatta.

L'attuale situazione ormai ha messo a pericolo di chiusura tutte le attività e quest'ennesimo stop rischia di dare un colpo mortale alle attività sportive e a quelle di gestione, sia pubbliche che private. Crediamo che portare la suddivisione in piccoli gruppi di associazioni, che hanno come obiettivo primario quello di portare avanti gli interessi di piccoli gruppi di gestori sportivi o di operatori sportivi non fa bene al nostro movimento. Questo perché anche agli occhi delle istituzioni una situazione del genere dimostra debolezza e scarsa compattezza. Pertanto se la situazione continuerà ad essere portata avanti in questo modo inevitabilmente si andrà incontro a una crisi profonda del mondo dello sport e delle attività di gestione d'impianti pubblici e privati.